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Intervista a Tiziana Paci

2017-07-05 20:00

UNOFFICIAL BACKSTAGE by Maria Chiara Di Nuzzo

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Intervista a Tiziana Paci

Oggi vi voglio parlare di una professionista nel settore dell’illustrazione di moda. Il suo nome è Tiziana Paci, vive a Candelara ed è docente di “Design della

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Tiziana nella sua trentennale esperienzaha ideato e pubblicato metodi originali per la progettazione ed ilperfezionamento del disegno del figurino d’immagine tra cui  " LA FIGURA NELLA MODA" e " LA FIGURAMASCHILE nel Fashion Design" -Ikon Editrice. I testi sono stati tradotti invarie lingue e adottati dalle scuole più prestigiose del mondo e divenuti nelcorso degli anni un punto di riferimento internazionale nell’editoria di settore.La sua personalità artistica ed eclettica le permette di lavorare in molticampi dalla pittura alla moda, dalla musica al teatro, Ha al suo attivo moltemostre monografiche e la partecipazione a varie esposizioni collettive. Hatenuto corsi specialistici di alta formazione per il disegno e le tecniche difashion design presso l’università di Urbino e il Centro Sperimentale diDesign  Poliarte di Ancona e diversimaster presso scuole di moda nazionali. TizianaPaci in ogni sua attività si è sempre distinta perché in ogni progettoartistico ha profuso il suo impegno in uno spirito di Conoscenza, Solidarietà ePace. Per questo motivo, nel corso della presentazione del suo ultimo libro"DIPINGERE LA MODA", ha ricevuto il 24 Giugno, all’interno del "Festival dellaBellezza" di Candelara dall’Ambasciatrice di Pace Dott.ssa Rita Giancola, il Premio Internazionale San Francesco "ARTISTA DI PACE" di CulturAmbienteAssociazione Internazionale & Centro per la Pace di Roma.  
Allora Tiziana, damolti anni eserciti la professione d’insegnante, pittrice, stilista e tantealtre cose nel mondo dell’arte, qual’è il tuo filo conduttore, ovvero l’ispirazioneche ti aiuta in ogni nuovo progetto che intraprendi?Ciao Chiara, mi è un po’ difficile risponderti inmaniera esaustiva perché tutto nasce dalla mia natura congenitamenteeffervescente, curiosa e creativa. Il punto di partenza è questo. In ogniprogetto che intraprendo, cerco di diventare come l’acqua che prende la formache la contiene, mi metto nella disposizione di capirlo a fondo, lo esploro conla mente, con il cuore e con la mia immaginazione e inizio a tracciare le primebozze che nel tempo si svilupperà in questo o quel settore di mio interesse.L’ispirazione nasce dal tipo di lavoro che devo svolgere perché ogni cosa ha unsuo filo conduttore e una sua logica.
Il disegno a lapittura, credo siano state la tua prima passione. Quanto è importante coltivarele proprie passioni e inseguire i propri sogni?Per la verità credo che sia la musica sia la pittura sianostate le mie compagne di vita e ho dovuto molto faticare per soddisfarleentrambe perché quando nasci con dei doni, gli stessi diventano molto esigentied esclusivi  al punto che se anche se sivolesse, non si potrebbe ignorarli. Diciamo che sei loro preda e non puoisfuggire al loro richiamo. Poi ovviamente c’è la vita e l’imponderabile per cuispesso non sono riuscita a sviluppare le varie arti come avrei voluto permotivi non contingenti al mio volere. Mi chiedi quanto è importante coltivare le proprie passioni e i propri sogni.....questoè assolutamente fondamentale. Se ami una cosa, sei riamato, se ti dedichi conpassione e tanto lavoro a qualsiasi cosa, stai sicura che prima o poi sarairicambiato. Non esiste nulla senza amore e dedizione, poi da qualche parte ifrutti arrivano sempre. L’universo ti ascolta sempre se sei sincero. C’èuna frase che amo molto ed è questa " Getta il tuo pane nelle acque e loritroverai"...è una frase che mi appartiene per le tante cose che ho fatto e dialtre che farò nel mio domani. Bisogna però essere onesti il più possibile eanche sviluppare l’arte del discernimento e capire i propri limiti eaffrontarli nel modo più consono alla propria personalità.
Oggigiorno ci sonotantissimi ragazzi e ragazze che desiderano diventare illustratori eillustratrici. Se dovessi dargli un consiglio, che cosa gli diresti?Io non pensavo di diventare autrice di manuali di moda, néche avrei fatto tante cose diverse nell’arte, né di cantare e suonare per molti anni. Però so che ho lavorato tantissimo fin dagiovanissima, ho sviluppato l’arte del disegno, della pittura, della musica, hoaffinato i doni che avevo con tanto lavoro e passione e tutto questo mi hapermesso di lavorare in molti settori dell’arte così apparentemente diversi traloro.Questa è la strada: Lavorare sodo, sviluppare il più possibile le proprieattitudini,  studiare, imparare a  stare soli e concentrati, essere moltocuriosi di tutto ed essere umili perché c’è sempre qualcuno più bravo di te chepuò esserti di esempio e d’aiuto. 
So che da pochissimoè uscito il tuo nuovo libro "Dipingere la moda". Ti faccio i miei complimenti perchèavendolo già letto posso immaginare il lavoro e l’abilità indiscussa delle tuedoti. Quindi, vorrei chiederti, dopo "La figura nella moda" e "La figuramaschile" (scritti insieme alla tua collega Elisabetta Drudi), cosa ti haspinto nella realizzazione di questo nuovo manuale? Correggimi se sbaglio,trattandosi di tecniche pittoriche, vuole essere un pò il completamento dei dueprecedenti? Parlaci di come nasce questo progetto!Ti risponderò con la stessa motivazione che ho messo nel libro perchèla più esaustiva.Il nuovo libro Dipingere la moda è acompletamento dei tre manuali precedenti realizzati con Elisabetta Drudi Kuki,perché più grafici e tecnici. Gli argomenti scelti, anche se complessi, sonoproposti con una gradualità che ne consente l’apprendimento. L’intero sistemateorico e pittorico si sviluppa in sei moduli: un portfolio di nuove pose, lateoria del colore applicata alla moda, le matite colorate, le matiteacquerellabili, l’acquerello ed i pennarelli professionali come i pantoni, ipromarker, ecc. Tutte le tecniche presentate sono "circolari", quindi sommabilitra di loro al fine di ottenere tutti gli effetti desiderati, anche aimitazione dei materiali di ogni tipo, dai tessuti ai pellami, al bagliore deigioielli, ai tessuti trasparenti e tanto altro ancora. Usando poi la propriafantasia non ci sarà limite a quanto si potrà ottenere mescolando con capacitài vari mezzi pittorici. 
Ti faccio una domandamolto soggettiva, nel tuo nuovo libro "dipingere la moda" ci parli degliacquerelli, dei pastelli, dei pantoni, e tanto altro.....ma qual’è la tecnica cheti piace usare più di tutte?Assolutamentel’acquerello perché è mutevole come il pensiero e fresco come una brezzaprimaverile.
Non ho potuto fare ameno di notare che hai pubblicato anche i lavori delle tue allieve. La trovoun’idea molto carina. Insegnando quotidianamente l’arte del disegno, quali sonogli errori  più comuni che si fannoall’inizio, quando ancora non si padroneggia la tecnica?Beh...la tecnica è loscoglio maggiore da affrontare, il più difficile, quello che ti mette allaprova ogni secondo...gli errori, se così li vogliamo chiamare, sono tantiall’inizio perché si deve acquisire padronanza di questa o quella tecnica inparticolare ed è molto, molto difficile darsi tempo per esercitarsiadeguatamente. Ogni tecnica ha le sue regole e non puoi evitare la propedeutica che è noiosa,lunga, faticosa ma questo è! Come docente, insegnare l’arte del disegno e delletecniche pittoriche significa combattere con il carattere dei ragazzi perchèvogliono tutto e subito...e questo non è possibile....però come hai visto daidisegni a matita colorata degli allievi della classe prima che ho inserito,anche dopo un mese di seria esercitazione si riesce a ottenere dei risultatidiscreti. Certamente scolastici ma molto piacevoli. 
Immagino che orasarai in giro per la presentazione del libro, quindi concludo con un’ultimadomanda. A chi consiglieresti questo libro?Il libro Dipingere la Moda  è rivolto ai giovani disegnatori e a unpubblico che desidera acquisire maggiori competenze nell’ambito delle tecnichepittoriche inerenti il mondo dell’illustrazione, a chi sogna di fare propria lacapacità di conferire maggiore espressività a ciò che disegna, ma anche a tuttiquelli che amano sporcarsi le mani con i colori. Questo manuale lo ritengounico nel suo genere e potrà diventerà un compagno prezioso a chi sogna unfuturo luminoso nella moda ma anche a chi desidera scoprire un’altra brancadell’arte, applicata ad un preciso campo che interessa l’uomo e la cultura.
Grazie per essere statacon noi e auguri per tutti i tuoi prossimi progetti!Grazie a te per la tuabella intervista che mi ha dato modo di scrivere qualcosa di me e che spero siautile a tanti. 

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